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Breve storia della Missione di Kasumo

I primi missionari ad arrivare in Buha (così si chiama la regione di Kigoma in lingua locale) sono stati i Padri Bianchi. Essi sono una Società di Vita Apostolica fondata nel 1864 dal Cardinale di Algeri, Charles Lavigerie; il suo scopo era esclusivamente quello di cristianizzare l'Africa.

Il 22 gennaio 1879 i primi Padri Bianchi arrivano ad Ujiji a piedi da Bagamoyo.

Progressioni delle divisioni dei Vicariati - click per ingrandire

 

 

Il 27 settembre 1880 la Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli dichiara Provicariato del Tanganyika tutta la zona dei Laghi. È una zona vastissima che comunque viene suddivisa ogni due tre anni in zone sempre più ristrette fino ad arrivare al 10 maggio del 1946 quando il Vicariato del Tanganyika viene suddiviso in due parti: il Vicariato di Kigoma e quello di Karema. Il Vicariato di Kigoma resta sotto la guida del vescovo del Vicariato del Tanganyika.

 

J. Van Sambeek: primo Vescovo della Diocesi di Kigoma - click per ingrandire

 

 

 

Il 25 marzo del 1953 il Vicariato viene dichiarato Diocesi di Kigoma con lo stesso Vescovo: J. Van Sambeek di nazionalità olandese.

 

 

 

Vista panoramica della piana di Ujiji nei pressi del lago Tanganyika - click per ingrandire

Ujiji è la prima sede dei Padri Bianchi in questa regione; è un'area abitata da Musulmani arabi dediti al commercio di cose e uomini. La convivenza non è facile, ci sono moltissime difficoltà. I Padri e le Suore, arrivate pochi anni dopo i Padri, continuano il loro apostolato in quell'area.

Nel 1914 i tedeschi finiscono la ferrovia che arriva fino a Kigoma. Nello stesso periodo scoppia la Prima Guerra Mondiale, incominciano difficoltà nuove tra i dirigenti amministrativi, in genere tedeschi e i Missionari di diverse nazionalità: inglesi, belgi, francesi, olandesi, ecc..
Nel 1920 i Padri si avviano verso il Nord. In qualsiasi posto vedono la possibilità di restare, dopo aver chiesto ed ottenuto il permesso dall'autorità amministrativa, che nel frattempo era passata dalla Germania all'Inghilterra, stabiliscono nuove residenze, cioè nuove Missioni.

Cronologia della nascita delle Missioni della Diocesi di Kigoma - click per ingrandireNel 1934 i Padri di Mulera mandano a Kasumo un loro catechista. Il suo compito è quello di vivere vicino alla gente, raggruppare i bambini ed insegnare loro a leggere e a scrivere. All'inizio del 1938 l'Amministrazione Governativa assegna nell'area di Kasumo il terreno dove far sorgere la Missione. Alla fine dell'anno il Vescovo nomina due Padri per incominciare a Kasumo la Missione. Il primo, Padre Pythou, arriva a Kasumo in bicicletta per una visita nel dicembre del 1938; è la prima volta che gli abitanti del posto vedono con grande meraviglia "una cosa stranissima che sta ritta con due piedi soli".
Egli ritorna il 5 maggio del 1939 per risiedere, il 17 maggio arriva Padre Emile Babin per stare con lui; egli viene da Makere, più lontano di Mulera, arriva su un carretto con quattro uomini: due di essi tirano e due spingono. Entrambi incominciano subito i lavori di costruzione: Padre Babin a Kasumo e Pythou nelle outstations (chiese succursali). Alla fine dell'anno ci sono già sei outstations con tre catechisti impegnati nella storia che funziona più o meno bene ovunque.

Una delle prime chiese presenti a Kasumo - click per ingrandireNel Natale del 1939 i Padri si trovano da soli, nessuno assiste alla loro Messa. Nonostante ciò, nel febbraio 1940 dodici persone tra quelle che frequentavano le lezioni del catechista ricevono la medaglia come segno di inizio del catecumenato. La Pasqua fu migliore del Natale: alla Messa assistono dieci persone.

In luglio il Vescovo viene per una visita ufficiale: è accolto con gioia, onore e grande festa. Le difficoltà comunque non mancano: pochissime persone sono aperte alla religione; ai catechisti vengono fatti molti dispetti: si tolgono i bambini dalla scuola, bruciano la casa, li derubano in casa e nei campi, ecc..
Siamo in piena Seconda Guerra Mondiale: anche qui tanti giovani sono arruolati per la guerra e i Missionari sono spesso costretti a spostamenti per motivi politici. Nonostante questo la Missione va avanti: si costruisce il dispensario dove i Padri stessi cercano di aiutare chi ha bisogno; migliorano anche le vie di comunicazione con la costruzione di due ponti.

Maria è la prima donna sulla destra nella foto - click per ingrandireNel 1941 c'è il primo Battesimo: Maria è una bambina appena nata, figlia di un uomo cristiano che abita a Kasumo ma che è stato a Tanga cinque anni a lavorare e lì è stato battezzato.

Nel 1942 viene costruita la prima chiesa in muratura che crollerà nel 1953 per un forte terremoto ma è subito ricostruita.
Nel 1948 c'è un primo gruppo di ragazzi che entra in seminario: nessuno di loro arriverà alla meta.
Nel 1952 arrivano i primi maestri diplomati che sostituiscono i catechisti. Questa opera di educazione comunque ha molti nemici, primi fra tutti gli stessi capi e anziani.

Padre Butoke è il primo sacerdote sulla destra - click per ingrandire

Il primo sacerdote di Kasumo è Padre Buthoke che viene ordinato nel 1971. Oggi i sacerdoti nativi di Kasumo sono cinque.
Padre Cleophas quando era un seminarista - click per ingrandire

 

Padre Cleophas è il quinto sacerdote.

 

 

Le prime Missionarie F.A.L.M.I. di Kasumo. Da sinistra a destra: Angela, Anna e Anna Maria - click per ingrandire

Nel 1968 arrivano a Kasumo le prime Missionarie F.A.L.M.I.: Angela Gallo, Anna Tommasi e Anna Maria Biagi.
Un avvenimento importante per la gente non solo di Kasumo ma di tutta la Tanzania, è l'ordinanza socio politica dei primi anni settanta che va sotto il nome di "Operazione Villaggio". È stata un'esperienza difficile, dolorosa che ha sconvolto la vita di tutti e costretto a cambiare abitudini e tradizioni.
Ora la Parrocchia di Kasumo, invece di trenta piccole outstations, ha sotto la sua giurisdizione dodici villaggi.

 

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